Promozioni a ruolo aperto al 31 dicembre 2024 a favore

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DI SEGUITO I NOMINATIVI DEL NUOVO DECRETO

Promozioni a ruolo aperto nei Vigili del Fuoco: una boccata d’aria per l’operatività

Quando si pensa ai Vigili del Fuoco operativi, la dedizione, il coraggio e il senso di appartenenza fanno da colonna portante. Ma oltre agli interventi, un’altra dinamica fondamentale è il cammino di carriera: le promozioni a ruolo aperto. Vediamo come funzionano e perché oggi più che mai meritano attenzione.

Come funziona la promozione a ruolo aperto?

  • Cosa dice la legge: Ai sensi del D.Lgs. 217/2005, l’avanzamento alla qualifica superiore – nella maggior parte dei casi – è automatico (“a ruolo aperto”), rispettando l’ordine acquisito in elenco e al termine del periodo di anzianità previsto (di norma 5 anni per passare da Vigile del Fuoco a Vigile del Fuoco “Qualificato”, e fino a 8 anni per figure superiori) Documenti CameraUnione Sindacale di Base.
  • Un esempio concreto: L’USB evidenzia che secondo l’art. 8, il personale può essere promosso dopo 5 anni e solo se nel triennio precedente non ha avuto sanzioni oltre la pecuniaria Unione Sindacale di Base.

Stato attuale: tra attesa e solleciti

  • Ritardi preoccupanti: Diversi sindacati – come LA CONFSAL VVF – hanno denunciato ritardi cronici nell’emanazione dei decreti promozionali, tra promesse mancate e anni di attesa.

perché queste promozioni sono importanti

  1. Giustizia retributiva e motivazione – Anche un piccolo incremento può fare una grande differenza nella vita quotidiana di ciascun Vigile.
  2. Valorizzazione dell’esperienza – Dopo anni di servizio operativi, è fondamentale che l’esperienza sia riconosciuta formalmente.
  3. Modernizzazione dell’amministrazione – Se è possibile automatizzare le promozioni, perché rallentare un processo che dovrebbe essere fluido?

In sintesi:

Le promozioni a ruolo aperto sono parte della strada naturale per riconoscere il valore dei Vigili del Fuoco operativi. Le norme esistono, le promozioni sono dovute, eppure i ritardi sono troppi. Riprendiamo in mano questa battaglia con determinazione, perché il lavoro viene prima di tutto riconosciuto.

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